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Getta il cuore oltre l'ostacolo

Ciao ,

ti scrivo di notte, succede spesso che lo faccia, perché questa è una notte di pensieri.

E in effetti piove
Dieci anni fa esattamente il 9 giugno costituivo la società con la quale mettermi in proprio, davanti al notaio, col cuore in gola.

Alle spalle avevo un licenziamento e tre stipendi non pagati, un’auto aziendale e un cellulare da restituire, quintali di amarezza.
Vivevo sola in provincia di Brescia sullo stesso pianerottolo di mia mamma, pagavo l’affitto di entrambe ed era cominciata da poco la storia con quello che sarebbe poi diventato mio marito.
Avevo un cane anzianotto e quasi paralizzato e mi sembrava di essere il centro mondiale della sfiga.
Mia mamma con le depressioni e la pensione minima, il cane paralizzato, una storia partita a fatica tra mille tira e molla, un conto corrente perennemente in rosso con insistenti chiamate dalla banca e il bollo della macchina non pagato.
Olè!

La vita mi metteva con le spalle al muro: cercare un altro lavoro nello stesso settore in un momento di totale crisi o provare a mettermi in proprio sfidando la sfiga e l’ufficio tributi per il bollo non pagato?

Sai cosa ti dico
?
La vita è spesso più saggia di noi, perché io non avrei mai accettato il rischio di mettermi in proprio se non costretta a forza e spinta dallo spirito di rivalsa davanti all’ennesima delusione.

 
Quindi 10 anni fa, con un fido di 20.000 euro garantito da un amico e la Twingo che giaceva nel garage di mio padre, sono partita alla volta di Milano con una tale ansia che se ci ripenso ancora mi gira la testa.
Era il 9 giugno 2010.
Avevo 35 anni e pesavo anche quasi 10 chili di meno.

(prima o poi ci torno giuro)
(gif per consolarmi)

Difficile ricapitolare in una mail quante cose sono successe da allora, quante persone hanno attraversato la mia vita aiutandomi, quanta energia e passione io abbia speso.
Quindi fidati solo di una cosa e cioè del fatto che...

SI PUÒ FARE

Non parliamo di una favola, non ho infilato scarpette di cristallo ma ho investito su di me.

Di tutte le cose che non sapevo sul mio futuro solo di una ero certissima:
sapevo fare il mio lavoro.
Sapevo fare MOLTO BENE il mio lavoro.

Non prenderla per un’affermazione spocchiosa ma io, oggettivamente, avevo studiato con una dedizione assoluta per anni per fare bene il mio lavoro.
Non avevo un talento capitato, il talento me lo sono costruito.
Non sono una fuoriclasse in niente, non ho doti particolari se non i capelli molto lucidi ma se mi fisso che devo saper fare una cosa non mollo mai.
(questo non vale per la dieta, ma non si può essere determinati a 360°)

Quindi, qualsiasi sia la tua sfida, quella di oggi o quella del futuro, tu sappi che si può fare.

Nessuno mette una fagiana determinata in un angolo.
Si ok.
Dopo questo pippone autoreferenziale serve un codice sconto.

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SENZAPAURA
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I codici sconto non sono cumulabili e sono spendibili online e nello store Veralab di Milano
E da parte mia, proprio dal cuore, un piccolo regalo.
La pin con un cuore sacro e la scritta “SENZA PAURA”.
L’ho fatta disegnare ad Enrica Mannari perché tu possa tenerla come fosse un piccolo amuleto per quando ti senti la paura nella pancia.

Ti abbraccio forte,
e ti ringrazio perché sei una delle persone che hanno cambiato la mia vita.
Spero che questa storia possa cambiare un po’ la tua.

A presto
Cristina
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