Body shaming

Quante volte sei rimastз davanti allo specchio a fissare un’imperfezione?

Quante volte hai comprato quel pantalone, maglia, vestito che tanto desideravi e che tanto mostrava le tue meravigliose forme, ma che non hai mai voluto indossare in pubblico? Quante volte hai nascosto il tuo viso o il tuo corpo sui social con filtri che modificano lineamenti e percezioni? Quante volte camminando per strada o solo sul posto di lavoro ti sei sentita giudicatз da estranei o colleghi? Quante volte sotto una foto che hai postato, ti è capitato di leggere alcuni commenti poco delicati? 

Qualche esempio: “Come sei gonfia”, “Sei scavata”, “Ma stai seguendo una dieta?”, “Perché non ti valorizzi di più”.

Giudizi, commenti, offese che ledono per sempre la tua autostima: stiamo parlando di un fenomeno presente all’interno della nostra società, stiamo parlando di body shaming.

COS’È E COME NASCE IL BODY SHAMING

La sua traduzione dall’inglese spiega perfettamente cosa significa: far vergognare qualcuno per un particolare specifico del proprio corpo. È una diffusissima forma di bullismo inflitta a persone di età e genere diverso. Questo meccanismo non solo manca di rispetto aз protagonistз delle offese, ma ignora completamente il diritto di non essere giudicatз per il proprio aspetto fisico

Alcune frasi diventano delle sentenze non richieste, soprattutto se affermate fuori luogo e fuori contesto. Che cosa può provare chi si sente rivolgere alcuni commenti? Non tuttз hanno la battuta pronta. In quantз sono come Charlotte di Sex and the City che non è riuscita a dire le giuste frasi a Big, dopo che lui aveva lasciato Carrie all’altare?

Non tuttз hanno la prontezza di rispondere a un’offesa con una provocazione. E allora proprio quella persona si potrebbe sentire giudicata, sbagliata, imperfetta. Potrebbe iniziare a concentrarsi solo su quel particolare che ha attirato l’attenzione, perdendo completamente sicurezza e fiducia in tutte le altre sue doti.

Il body shaming valorizza un sistema di confronto basato su canoni estetici e norme presenti da tempo nella nostra società.

Ma chi ha deciso i rigidi punti di riferimento?

Chi ha deciso che quel peso è giusto, quell’imperfezione è sbagliata?

La risposta è semplice: basta aprire internet, i social o accendere la tv.
Tutto è talmente radicato nella nostra società che non si è mai notato quanto questa visione fosse riduzionistica e per niente inclusiva.

Siamo talmente abituatз che il corpo a cui ambire è quello della modella stra gnocca (sì, l’abbiamo scritto) di Victoria’s Secret, che probabilmente, faremmo di tutto per farci crescere anche noi le ali.

Il suo corpo è la normalità, il nostro no. 

È la società che ci ha bombardato con un certo tipo di stereotipi precisi, quindi se “sei grassз, sei bruttз”, “sei hai l’acne, ti devi coprire”.

È possibile sentirsi rappresentati se nelle sfilate o negli spot pubblicitari ci sono solo un certo tipo di modelle e modelli? La risposta è ovviamente no! 

Su questo punto non vorremmo scrivere le solite frasi banali in stile “Ama il tuo corpo” oppure “Accettati così come sei”.

Usciamo dalla retorica, perché accettarsi è dannatamente difficile. E sarebbe falso ammettere il contrario.

Sappiamo anche che più si è giovani e più si è sensibili a metabolizzare tutte le fasi di cambiamento del proprio corpo. Ed è per questo che rendersi conto che ciò che si vede su internet non è il mondo reale, è ancora più complicato.

Si è così abituati a vedere persone perfette nei loro lineamenti, corpi e vite, che è complesso mettere a fuoco la realtà.

E poi, quando l’influencer di turno, decide di mostrarsi così come è, spesso la società al posto di apprezzare il gesto, lo attacca o giudica per il suo aspetto.

La realtà si scontra con l’ideale collettivo di perfezione e anche lui si ritrova a essere vittima di body shaming.

Allora cosa possiamo davvero fare?

Possiamo fare un respiro profondo e ricordarci che la forza per reagire è lì, dentro di noi.

È fondamentale chiedere aiuto e imparare a gestire al meglio la propria autostima, cercando di allentare sempre di più il senso di inadeguatezza. Fa terribilmente male leggere commenti sgradevoli su di sé, soprattutto se questi provengono da profili anonimi sui social. 

Per noi di VeraLab, tu sei tu. Indipendentemente dal tuo aspetto.  Sei una persona che ha il diritto di essere rispettata, di apprezzare ogni centimetro del tuo corpo e della tua personalità, senza andare necessariamente a modificarlo.

COME COMBATTERE IL BODY SHAMING

Per molti potrebbe sembrare impossibile, ma noi ci crediamo: raggiungere un'ideale di bellezza sostenibile è possibile. Per contrastare concetti così radicati, però, è necessario che ognuno faccia la sua parte. I brand e le aziende dovrebbero iniziare a essere sempre più inclusive. Dovrebbero scegliere come loro “volti” negli spot persone reali, con fisicità comuni.

Anche chi lavora con i social (influencer e non solo) dovrebbe giocare il suo ruolo, mostrandosi al naturale. Se riuscissimo a normalizzare un’imperfezione, annulleremmo il potere di qualsiasi commento o giudizio.

Noi di VeraLab siamo inclusiv* da sempre, ma abbiamo scelto di esserlo ancora di più. Le nostre slim_me bende hanno cambiato formato! Sono più alte per coprire una superficie più ampia del corpo. Sappiamo che è uno dei nostri prodotti che più adorate.

Nel tempo, però, ci è stato ripetuto che per alcunз era difficile indossarle, che non coprivano le parti del corpo desiderate. Per noi è stato naturale ripensare al formato, con l’obiettivo di facilitare l’applicazione e di avvolgere più zone.

Un modo per abbracciare l’unicità di tuttз. Non solo.

Le nuove SLIM_ME BENDE contengono il 50% di prodotto in più per effetto ancora più immediato. Insomma, abbiamo stravolto un po’ tutto, tranne il prezzo. Quello è sempre lo stesso!

Questo è uno dei tanti modi con cui noi vogliamo combattere il body shaming. Si può contrastare anche così: esponendosi per un mondo più inclusivo.

Mettendoci la faccia.